Metabolismo: calorie e stili di vita
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econda parte dell’articolo “Burn, baby, burn: the new science of metabolism”

Burn, baby, burn (Disco Inferno, N.d.T.): la nuova scienza del metabolismo

Perdere peso può essere difficile ma mantenerlo risulta complicato, certo non per i motivi a cui si pensa comunemente

Ultima modifica, a cura del giornalista, del 13 aprile 2022

Traduzione e rielaborazione di Romina Braggion

Alcuni studi hanno confrontato le tribù indigene di cacciatori-raccoglitori nel nord della Tanzania, che percorrono una media di 19.000 passi al giorno, con popolazioni sedentarie in Europa e negli Stati Uniti hanno scoperto che il numero di calorie bruciate è in percentuale lo stesso.
Altri studi hanno verificato se il metabolismo dei topi di laboratorio cambia se costretti al movimento piuttosto che all’immobilità. Oppure hanno confrontato il metabolismo di primati non umani che vivono negli zoo o nella foresta pluviale, riscontrando parametri simili.

Alcuni scienziati ritengono che questo sia dovuto alla programmazione del corpo umano affinché mantenga il suo dispendio energetico giornaliero medio all’interno di un intervallo definito di dati.
Mentre ci sono fluttuazioni quotidiane, il corpo brucia sempre lo stesso numero di calorie nel complesso, ma regola come vengono utilizzate, a seconda del nostro stile di vita.

Per spiegare la teoria, Pontzer dà l’esempio di un appassionato ciclista dilettante che partecipa a 100 km in bicicletta nei fine settimana.
Complessivamente, quell’individuo non brucerà più calorie in media rispetto a una persona sedentaria, ma il dispendio energetico medio sarà dedicato a fornire combustibile per i muscoli.
La persona sedentaria brucerà un numero simile di calorie, ma dedicato a funzioni corporee base che non notiamo, comprese attività più dannose come la produzione di infiammazione e stress.

Un ciclista appassionato non può bruciare tante calorie quante si immagina.

“Penso che ci sia una profonda ragione evolutiva per questo”, dice Pontzer. “Nel mondo industrializzato, bruciare più energia di quella che si mangia sarebbe fantastico, ma in natura, questa è una cattiva strategia.
Il motivo per cui ingrassiamo non è solo perché c’è più cibo disponibile di quanto sia necessario, (almeno nel mondo occidentale N.d.T.), ma perché è cibo moderno e industrializzato, progettato per creare dipendenza ed essere consumato più di quanto serva.”

snack salati

Queste nuove scoperte sul metabolismo non solo stanno cambiando la nostra comprensione di come affrontare l’obesità ma hanno anche ramificazioni in tutto il mondo della medicina.

Dato che il metabolismo rallenta notevolmente oltre i 60 anni, i medici ora devono scoprire se gli adulti più anziani potrebbero ricevere dosi medicinali personalizzate, mentre la ricerca porrà domande sulla connessione tra un metabolismo più lento e l’insorgenza di malattie croniche.

Differenze individuali

Mentre uno studio di Science ha illustrato le tendenze generali del metabolismo attraverso le varie fasi dell’età, non sappiamo ancora abbastanza sulle differenze individuali.

I bambini con un metabolismo particolarmente rapido si sviluppano più velocemente e in modo migliore? Le variabili dell’ambiente in cui crescono, come la deprivazione sociale ed economica implicano avere un metabolismo leggermente più lento rispetto ai loro coetanei?

Queste domande sono solo ipotesi per ora, ma gli scienziati sanno che il metabolismo può variare in modo significativo da una persona all’altra, anche tenendo conto di fattori come la dimensione e la composizione corporea.
Ancora non si sa esattamente perché questa variazione si verifica, ma si pensa che ci sia un’intera gamma di fattori, la genetica, le dimensioni del corpo, il sistema immunitario e perfino le specie dei batteri nel microbioma dell’intestino.

Anche con le ultime tecnologie digitali, è molto difficile per le persone monitorare il proprio tasso metabolico. Pontzer sostiene sia dovuto all’incapacità delle applicazioni attuali sul mercato di analizzare le differenze individuali del tasso metabolico a riposo.

Herman Pontzer

Herman Pontzer e i suoi colleghi hanno pubblicato un lavoro nell’estate 2021. Esso mostra che il nostro metabolismo rimane stabile dalla prima età adulta fino a circa 60 anni.

Tuttavia, una delle domande chiave è se la variazione del metabolismo può generare una predisposizione alle malattie, in particolare quelle legate alla disfunzione metabolica come il cancro e il diabete di tipo 2.
“Ci sono diverse variabili nella salute metabolica”, dice Eric Ravussin, direttore del Nutrition Obesity Research Center. “Queste sono influenzate dalla dieta e dal peso. All’aumento di peso corrisponde una maggiore propensione all’ipertensione, di conseguenza si hanno più probabilità di incorrere in infiammazioni.”

Inoltre i batteri dell’intestino svolgono un ruolo così cruciale nel metabolismo energetico, scomponendo l’alimento che mangiamo con processi industriali, che gli squilibri disfunzionali nel microbioma dell’intestino sono stati collegati allo sviluppo di parecchie malattie metaboliche.

Bio-Me di Oslo sta delineando i microbiomi intestinali dei pazienti con diabete di tipo 2, celiachia, malattia infiammatoria intestinale e alcuni tipi di cancro, utilizzando il sequenziamento del DNA di campioni fecali per identificare l’esatta specie di batteri presenti nel loro intestino.
Quindi sarà possibile confrontare tali informazioni con i dati già archiviati dei microbiomi esistenti per quel gruppo di pazienti, disponibili nelle biobanche della popolazione, e utilizzarle per prevedere regimi dietetici o interventi terapeutici che potrebbero essere particolarmente utili per tali individui.

intestino felice

Immagine di Bratislav Milenkovic

Il CEO di Bio-Me, Morten Isaksen, afferma che questo procedimento può essere usato per prevedere se i farmaci comuni, come la metformina (La metformina è un farmaco ipoglicemizzante attivo per via orale nel trattamento del diabete mellito non insulino-dipendente, diabete di tipo 2. N.d.T.), funzioneranno bene per quei particolari pazienti.
“È stato scoperto che la metformina funziona solo perché i batteri intestinali si combinano con il farmaco nella sua forma attiva”, dice Isaksen. “Quindi se non si hanno i batteri giusti nell’intestino, la medicina non funzionerà. Quindi sapere quali batteri sono presenti è davvero importante per identificare i trattamenti giusti.”

Il metabolismo disfunzionale delle cellule è alla base dello sviluppo del cancro.
Perciò determinare il modo in cui i tumori si formano, così come la velocità di crescita e diffusione, fornirebbe le indicazioni di disfunzione metabolica che potrebbero essere utilizzate per la diagnosi precoce di alcuni tumori.

La società biotecnologica Elypta, con sede a Stoccolma, sta sperimentando un sistema che rileva piccole molecole, note come metaboliti, prodotte dalle cellule tumorali renali.
In futuro, questo potrebbe essere inserito nella metodologia diagnostica della biopsia liquida per individuare la malattia.

“Una volta che le cellule tumorali cominciano a proliferare, ciò che cambia veramente è il fabbisogno metabolico, rispetto alle cellule sane”, dice Francesco Gatto, co-fondatore di Elypta. “Quindi pensiamo di poter utilizzare questo parametro informativo sul metabolismo, per aiutare a identificare precocemente alcuni tipi di cancro in modo non invasivo.”

Pontzer sta ora progettando di seguire lo studio di “Science” scavando ulteriormente nei meandri del metabolismo.
“Cercheremo di osservare la variabilità sia nei bambini molto piccoli che negli over ‘60”, dice. “Vogliamo cercare di capire se nelle persone il cui metabolismo sta cambiando, o più velocemente o più lentamente, questo ha delle ricadute sulla salute o su come si sviluppano i loro corpi.

Oppure non è affatto correlato. Quindi cercheremo di scoprire le correlazioni.”

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